La nostra storia Italiana

Sin dai tempi degli antichi greci, esisteva una terra florida e ricca, denominata Enotria Tellus…“Terra del Vino”. Quella terra oggi è chiamata Calabria. La Calabria è una terra ricca di arte, natura, cultura, tradizioni, enogastronomia... È anche ricca di borghi, come quello di Marzi dove sorgono i nostri vigneti.

Cantine Colacino dal 1968

Contraddistinta dalla presenza di 800 km di coste, bagnata a ovest dal mar Tirreno e a est dal mar Ionio ha una superficie prevalentemente collinare con imponenti catene montuose. Proprio la presenza a poca distanza l’uno dall’altra di mare e montagna la contraddistingue conferendole un clima e un insieme di venti che permette alle nostre viti di crescere rigogliose. Da questa passione per la terra e per la vita nasce nel 1968 l’azienda Colacino.

Degustazione

Il nostro team di sommelier degusta ogni bottiglia prima del rilascio in commercio per garantire l'elevata espressione sensoriale che ci caratterizza.

Raccolta a mano

La selezione e la raccolta delle uve sono eseguite ancora esclusivamente a mano dai nostri maestri vendemmiatori, il frutto di tanto impegno e ricerca garantisce l’esclusività dei nostri sapori.

150.000

Oltre 150.000 litri di vino riposano nella nostra cantina nel borgo di Marzi dove vengono conservati al riparo da sbalzi di calore grazie al controllo perenne della temperatura.

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Le nostre selezioni

Cantine Colacino

Contamin-Azione tra tradizione e innovazione, fonte di intreccio tra l’arte del vino e l’arte del cibo nel segno di un linguaggio culturale plurimo di reciproco e generoso abbandono, fatto di accosta-menti di sapori, odori, aromi e colori atti a raccontare quel bisogno intimo dell’Uomo di dare sostanza e forma, sentimenti ed emozioni, stati d’animo e sensazioni olfattive, chemestetiche e tattili, fondamentali di ogni significazione sensoriale, per nutrire mente, Körper e anima. Incontri di condivisione tra la produzione vinicola Colacino Wines dei fratelli Mauro e Maria Teresa, prosecutori della passione del padre, il dott. Vittorio Colacino e l’amore per la gastronomia calabrese che chef e imprenditori d’eccezione hanno portato nel mondo. D’altronde, come scrive Benedetto Croce: “Il legame sentimentale con il passato [...] assai ingentilisce gli animi”. Un binomio che nasce dalla trama vitale tra passato, presente e futuro in cui la produzione dei vigneti Colacino, ubicati tra il fiume Savuto, “Ocinarus”, e le falde dell’ “ingente Sila” come la definisce Virgilio nel XII° libro dell’Eneide, crea legami con il buon cibo che parte da quella Calabria che gli antichi greci denominavano “Enotria Tellus”, la Terra del Vino, ma anche “Kalon-brion”, con il significato di "faccio sorgere il bene, abbondante d'ogni bene" in riferimento alla fertilità del suo territorio. Ed è proprio da questo territorio che imprenditorialità e storia si incontrano e si intrecciano aprendosi ad un panorama di collaborazioni che sanno di antico e nuovo allo stesso tempo. La filiera produttiva vinicola Colacino Wines, attraverso un lavoro di animo e menti intrise di cuore e di impegno costante, conduce i sensi del gusto a riscoprire originari sapori, profumi intensi e decisi di frutta matura del Sud. L’ambiente unico e i vitigni autoctoni, la cui coltivazione e raccolta delle uve sono eseguite ancora quasi esclusivamente a mano, conferiscono peculiarità e carattere distintivo. E allora si immagini una Calabria antica e contemporanea insieme trasferita nella scena iniziale del Simposio del Convivio di Platone: un incontro enogastronomico che racconta di popoli antichi, quali Aschenazi, Ausoni, Enotri, Lucani, Bruzi, Greci e Romani, Bizantini e Normanni, Angioini e Aragonesi seduti con popoli cosmopoliti attorno ad una tavola imbandita, portatrice di percezioni, sensazioni, di ricerca di un ingrediente e di un vino di qualità. Un immaginario che diviene realtà di Calabria in loco, in Europa e oltreoceano e che è anche la grande metafora del nutrimento umano, viatico del concetto del “prendersi cura” tra integr-azioni, speriment-azioni, aperture all’arte culinaria di culture altre per giungere ad una mescolanza e azione contaminata di sapere del Sud del Meridione. In questo spazio, vino e cibo rappresentano libri di memoria identitaria di un patrimonio, quello calabrese, che traduce senso di appartenenza e conoscenza per “un compenso spirituale e sublime”, riportando le sagge e appassionate parole del dott. Vittorio Colacino omaggiate dallo scrittore Mario Soldati nel celebre libro “Vino al Vino. Alla ricerca dei vini genuini”. Marilù Pallone